Oasi Naturalistica di Monte Fietone e Monte Cesure
L’Oasi, ricadente nel comune di Monte Cavallo, è stata istituita nel 1978 per la protezione della Coturnice. Essa comprende i territori del M. Fietone e del M. di Cesure e si estende per 766 ha di superficie totale, di cui 727,8 di Superficie di Pianificazione Faunistico- Venatoria.
L’Oasi è delimitata a Nord dalla strada di Valcaldara, ad Ovest dal Colle Piscino, dalla frazione di Cascine e dal Fosso della Cannella, a Sud dalla strada Provinciale 30 di Collattoni e ad Est dalle frazioni di Valle S. Benedetto, Collebianco e Cesure. Nel 2008, grazie alla collaborazione delle Guardie Venatorie Volontarie della Federcaccia, i confini sono stati tabellati correttamente portando la superficie tutelata da 643 ha agli effettivi 766 ha. Scopo principale nella gestione dell’Oasi di M. Fietone è il restauro della biodiversità e delle condizioni ecologiche generali con l’incremento delle densità delle specie di interesse naturalistico. L’Oasi è interamente compresa nella ZPS IT5330030 “Valnerina, Montagna di Torricchio, Monte Fema e Monte Cavallo” istituita in base alla Direttiva Uccelli 79/409/ CEE. La tranquillità, il profumo dei prati in fiore ed il canto degli uccelli sono le sensazioni che si possono provare a Giugno in questa Oasi. La vegetazione forestale, che un tempo ricopriva quasi interamente tutto il territorio, nei secoli è stata tagliata dall’uomo per favorire la pastorizia e l’agricoltura, creando così aree coltivate e pascoli secondari. Attualmente i boschi coprono circa il 43% dell’Oasi, così come le praterie secondarie. L’altitudine è compresa tra 600 e 1.389 m slm. Solo una strada sterrata attraversa l’Oasi, da Cesure a Cascine e con alcune diramazioni si espande sulle praterie sommitali. Cinque sono le captazioni di sorgenti che provocano una riduzione della disponibilità di acqua per la fauna dell’Oasi.
Nell’Oasi sono presenti diverse specie di animali così distribuite:
gli Anfibi, poco numerosi i Rettili, un po’ più numerosi gli Uccelli, molto numerosi i Mammiferi, abbastanza numerosi
Purtroppo gli animali in via di estinzione o di rara presenza sono molti. Tra gli anfibi ricordiamo la Rana italiana (rana italica); tra i rettili il Colubro liscio (coronella austriaca); tra gli uccelli la Quaglia, la Starna, la Coturnice, l’Ortolano, l’Aquila Reale; tra i mammiferi il Lupo, la Puzzola e alcune specie di Pipistrelli. Sfortunatamente bisogna rilevare l’assenza totale del
Gatto selvatico, mai rilevato nei diversi anni di gestione dell’Oasi, neanche con l’uso delle fototrappole. La specie è presente, invece, nella zona del M. Fema, M. Cavallo e nella Riserva Naturale Montagna di Torricchio, fino a 2,5 km di distanza dall’Oasi.
La gestione dell’Oasi
L’Oasi è affidata dal 2002 dalla Federazione Italiana della Caccia – Sezione Provinciale di Macerata, con la collaborazione tecnico-scientifica dello Studio Faunistico Chiros, su incarico della Provincia di Macerata. Successivamente agli studi di base (carta geologica, carta della vegetazione, carta del sistema antropico ed elenchi faunistici), sono state svolte attività di monitoraggio su Aquila Reale, Coturnice, Lupo e Lepre. Inoltre sono stati realizzati alcuni interventi di miglioramento ambientale quali per esempio i punti di foraggiamento supplementare per la Lepre e la Coturnice. Nell’ambiente montano il periodo invernale è quello più sfavorevole alla fauna selvatica poiché la presenza di neve limita e ostacola l’accesso alle fonti alimentari. In questo periodo si verifica la maggior parte della mortalità. Il foraggiamento invernale costituisce, pertanto, un intervento molto utile per favorire popolazioni animali presenti con bassa densità. Nei periodi con forte innevamento sono state create delle aree libere dalla neve nelle quali vengono messe granaglie (grano tenero) per la Coturnice e vegetali (barbabietole, mele, carote) per la Lepre.
Inoltre sono stati creati dei punti d’acqua, poiché durante il periodo estivo la disponibilità di acqua può influire negativamente sugli spostamenti della fauna. Queste sono semplici pozze scavate nel terreno nei pressi del Fosso della Rotta mentre in località Le Fosse è stata posta una vasca in plastica ricoperta con pietre locali.
È stato verificato come molte specie di uccelli e mammiferi hanno utilizzato questi punti d’acqua per dissetarsi. Nonostante l’elevata naturalità dell’Oasi, sono stati raccolti molti rifiuti, presenti principalmente nei pressi dei campi coltivati, del rifugio del pastore e lungo le strade. Nel 2006, in località Piè del Sasso e Selvapiana, sono state realizzate due bacheche in legno con pannelli divulgativi sull’Oasi e la sua fauna. La speranza di tutti noi è che cresca positivo il senso di rispetto verso la bio-diversità affinché anche le giovani generazioni abbiano a cuore il rispetto e la salvaguardia della fauna e della flora presenti nei nostri territori. L’auspicio è anche quello che da ciò si possano trarre vantaggi economici per tutti.
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